Brisighella si prepara a un weekend, il 17 e 18 settembre, in cui è pronta a ospitare la seconda edizione del Festival dei Cammini. Luciano Albonetti vive a Brisighella con la sua famiglia, ha 62 anni ed è da poco in pensione. Da tanti anni è appassionato di montagna, in particolare della zona della Val di Fassa, in Trentino, che ha contribuito ad avvicinarlo sempre più all’escursionismo e allo studio dei territori. Con il passare del tempo il suo hobby è diventato un vero e proprio modus vivendi. Grazie ad una guida escursionistica della zona Emilia Romagna, è entrato a contatto con l’associazione “Il cammino di sant’Antonio” a Padova e, successivamente, con l’associazione “Compagnia del Beato Nevolone”, di cui è diventato vicepresidente.
Intervista a Luciano Albonetti, promotore del Festival dei Cammini
Luciano, che cosa cerchi in un cammino?
Quando si affronta un cammino il tutto non inizia dalla partenza ma dalla preparazione mentale e logistica, che può impiegare anche qualche settimana. Nonostante ciò, non si può prevedere quello che potrà accadere o che si potrà trovare e scoprire durante il percorso. Personalmente, i tratti che più mi toccano e che più ricerco sono quelli legati ad aspetti paesaggistici e naturali; infatti sto scoprendo molte varietà vegetali e animali autoctone, cosa che mi risveglia curiosità e che contribuisce anche alla mia crescita culturale. Nel mio caso, la Fede che ho riscoperto e che mi è stata rafforzata riguarda ancora la Natura: quando mi trovo davanti alla meraviglia del Creato, non riesco a credere che tutto possa essere semplicemente un caso.
Cosa puoi dirci del cammino in gruppo?
Camminare in compagnia può sembrare più complicato dal punto di visto organizzativo, ma ho scoperto che il tempo necessario a preparare una camminata di questo tipo viene pienamente appagato sotto l’aspetto umano. Infatti, ogni partecipante porta con sè un bagaglio emotivo e culturale che può essere condiviso con gli altri membri del gruppo, rendendo il cammino più piacevole e talvolta divertente. La regola che non va mai dimenticata durante un’escursione è che nessuno deve essere lasciato indietro da solo; non si tratta perciò di una gara, ma di una unione di fiducia all’interno del gruppo.
Da cosa è nato il Festival dei Cammini a Brisighella?
Grazie alla “Festa dei Cammini e dei Camminatori al Santo”, presso la Basilica di Padova, ho avuto l’ispirazione per realizzare un festival anche a Brisighella, portando rappresentanti di cammini della nostra zona di Romagna. Come scopo: portare informazioni, cultura, convegni e semplici camminate per tutti coloro che sono appassionati o semplicemente curiosi.
Come sta procedendo la valorizzazione del cammino diocesano Viae Misericordiae? Ci sono in programma progetti futuri?
La valorizzazione del Cammino proseguirà con la partecipazione all’iniziativa “Monasteri aperti”, organizzata da APT Emilia Romagna in collaborazione con tutte le diocesi della regione. Per condividere le esperienze e le tracce dei percorsi è stata sviluppata la piattaforma digitale “Cammini Emilia Romagna”, che, a sua volta, presenta due tipologie di esperienza: “I love cammini” e “Monasteri aperti”. Sono state realizzate nuove etichette adesive e, in progetto futuro, verrà installata nuova cartellonistica ecosostenibile.
A chi consigli i cammini?
Consiglio a tutti, da anziani a bambini, di approcciarsi alla camminata e alla scoperta della natura. Chiaramente, prima di affrontare un percorso sarebbe buona norma informarsi in modo da poter scegliere sentieri alla propria portata. Invito chiunque a non dare per scontato che la Natura possa essere sempre e solo benefica, ma anche pericolosa, soprattutto in aree di montagna.
Vuoi lasciarci un ultimo pensiero?
Certamente. “Da soli si cammina veloci, ma insieme si va lontano” (F. Clerici)
Angela Albonetti
Il programma del Festival
Quest’anno la parola d’ordine della II edizione del Festival dei cammini sarà dinamicità. Il punto focale rimarrà l’ex Convento dell’Osservanza (via Masironi 3), tenuto in vita dagli Amici dell’Osservanza, in concomitanza al Comune e alla Pro Loco. Invitati: Cai, Uoei, Ente Parco, Gal Emilia-Romagna, Apt Emilia-Romagna e tutti i cammini interessati. Ogni associazione organizzerà una passeggiata e dispenserà informazioni. Verranno anche preparati spazi per produttori e artigiani locali che offriranno prodotti tipici della Bisaccia del viandante. In particolare, sabato 17 (apertura 14.30) saranno proposti convegni sul Perché abbiamo bisogno di camminare grazie ai relatori don Ruggero, dott. Viozzi e Andrea Spinelli; musica nell’orto dei frati e visita guidata del centro storico.
La giornata di domenica 18 dopo la Messa delle 9 si prevede la presentazione del Sentiero dell’olio, seguirà il convegno sul Parco della Vena del Gesso Opportunità di crescita o vincoli ulteriori?. Per entrambi i giorni il pranzo verrà proposto allo stand gastronomico del Circolo parrocchiale Borsi.