Venerdì 8 luglio, in via del tutto straordinaria, l’Arena Borghesi aprirà al pubblico poco prima delle 17 per una serie di attività che proseguiranno fino a notte inoltrata.

Si tratta di tre eventi organizzati dal Cineclub Il Raggio Verde, Fatti d’Arte e Accademia Perduta/Romagna Teatri che insieme, unendo le forze, danno vita alla Giornata Family.

S’inizia quindi alle 17, quando saliranno sul nuovo palcoscenico dell’arena i piccoli allievi di Fatti d’Arte che saranno attori protagonisti di La losca vita di Leonardo Da Vinci, spettacolo teatrale di bambini, a cura dell’associazione Fatti D’Arte, per la regia di Veronica Bassani.

Ti sei mai chiesto chi era Leonardo Da Vinci? Scienziato, filosofo, artista, scenografo, botanico, anatomista, musicista e tanto altro! Quante storie sono nascoste dietro questo personaggio.

Alle 18.30 seguirà un secondo appuntamento con il teatro, questa volta con Il lungo viaggio del coniglio Edoardo, spettacolo di Accademia Perduta/Romagna Teatri e di Mariolina Coppola.

Uno spettacolo per bambini di età superiore ai 3 anni, che vedrà in scena la stessa Mariolina Coppola e Maurizio Casali, guidati dalla regia di Claudio Casadio.

Come nella migliore tradizione fiabesca e letteraria, lo spettacolo si sviluppa sul tema del viaggio, formidabile motore di crescita e maturazione. In questo caso un viaggio anche dentro e attraverso i sentimenti, verso la consapevolezza che l’amore ricevuto non è né scontato né dovuto, ma va conquistato e ricambiato.

Edoardo è un coniglio di porcellana molto fortunato. Vive in una bella casa, è amato e coccolato dalla sua padroncina, una bambina di nome Violetta, ed è viziato dai genitori di lei, alla stregua di un vero coniglio. Poiché si ritiene una creatura eccezionale, ad Edoardo sembra tutto dovuto, amore e premure, ma uno sfortunato viaggio in crociera sconvolgerà per sempre la sua comoda vita. Precipitato in acqua dal parapetto della nave, sprofonda giù, e quando si crede ormai perduto resta impigliato nella lenza di un pescatore che lo porta a casa dalla moglie.

Questa sarà la prima “adozione”: gli viene cambiato nome ed identità, diventa Susanna e per un po’ ritrova il piacere di una casa e degli affetti. Ma la vita ha in serbo per lui altre perdite e altri ritrovamenti. Gettato in una discarica, sarà adottato da un vagabondo, che lo chiamerà Martino e con cui viaggerà a lungo; costretto in seguito a lavorare come spaventapasseri, sarà liberato da un ragazzetto, orfano e solo come lui e per un po’, col nome di Gegè, condividerà con lui un pezzo di strada e di vita.

Dopo un brutto incidente, finirà con la testa rotta sul bancone di un negozio di bambole antiche. Riparato e riportato al suo antico splendore di coniglio di “eccellente fattura”, aspetterà a lungo esposto sullo scaffale che qualcuno lo venga a comprare. Ma a Edoardo non interessa essere comprato. La vita lo ha messo a dura prova: ha conosciuto l’amore e più volte l’ha perduto ed ora non gli importa più di nulla. Qualcuno alla fine verrà. Il cerchio si chiuderà ed Edoardo tornerà a casa.

Coniglio Edoardo2

A seguire, alle ore 21.30, sarà proiettato il film Ratatouille di Brad Bird e Jan Pinkava.

premiato nel 2008 agli Oscar come Miglior Film d’Animazione. Si tratta dell’ottavo film di animazione realizzato dalla Pixar, diretto da Brad Bird, lo stesso regista di Gli Incredibili (altro premio Oscar) e da Jan Pinkava, vincitore del premio Oscar come miglior cortometraggio animato nel 1997 con La partita di Geri.

Remy è un topolino dotato di un olfatto straordinario e di un talento naturale per la buona cucina. Dopo una serie di rocamboleschi accadimenti, si trova separato dalla sua colonia e finisce a Parigi, sede del ristorante che porta il nome del suo Chef preferito: il famoso Gusteau. Qui Remy fa conoscenza con il giovane ed imbranato Alfredo, un timido sguattero, che, grazie ai consigli del topo-chef, diventa ben presto famoso e celebrato. I due sembrano invincibili ma resta da superare il giudizio del temibile Anton Ego, il più feroce tra i critici culinari francesi.

Tutte le attività della “Giornata Family” sono a ingresso gratuito.

La programmazione dell’Arena Borghesi Cinema continuerà poi sabato 9 luglio, quando sarà in proiezione il nuovo film diretto da Nanni Moretti, Tre Piani, la storia di tre eventi che sconvolgono l’esistenza degli abitanti di un condominio romano, rivelando le loro difficoltà nell’essere genitori, fratelli o vicini di casa in un mondo dove il risentimento e la paura sembrano avere la meglio.

Domenica 10 luglio appuntamento con un altro grande regista italiano, Marco Bellocchio, e la prima parte di Esterno Notte, il nuovo film dedicato al rapimento di Aldo Moro. La seconda parte è in programma mercoledì 13 luglio.

Fra le due date, il Cineclub Il Raggio Verde propone un altro appuntamento gratuito per la rassegna dei “classici” e del metalinguaggio. In arena arriva infatti Effetto Notte (1973), uno dei film ideati da François Truffaut più amati dal grande pubblico. Una sorta di riassunto dei primi anni di carriera da regista del critico cinematografico francese, salvato proprio dal cinema mentre rischiava di finire da giovane ai margini della società. Sono tantissime le citazioni e gli omaggi che si susseguono lungo la narrazione: Hitchcock, Ophuls, Logan, Renoir, Welles, Bogart, Donen, Audrey Hepburn, Vigo, Concteau, Fellini, Bunuel, Bresson, Dreyer Hawks, Lubitsch, Bergman, Godard, gli stessi film precedenti di Truffaut.

Un atto d’amore verso il Cinema, capace di creare storie sempre armoniose, al contrario della vita. Ferrand, uno dei protagonisti del film, interpretato dallo stesso Truffaut, paragona il Cinema ad un viaggio in diligenza, simbolo dell’epoca d’oro di Hollywood: “Dapprima si spera di fare un buon viaggio e poi molto presto ci si chiede se si giungerà mai a destinazione”. Al contrario delle diligenze del Far West, il film arriva sempre alla conclusione del suo viaggio.

Effetto notte racconta la lavorazione di un film, dal suo primo ciak fino all’ultimo giorno di riprese: Vi presento Pamela, un giovane si reca dai genitori per presentare la moglie appena sposata, ma il padre s’innamora della nuora.

Un racconto ispirato ad un fatto di cronaca vera, attorno al quale si evolvono le storie dei componenti la troupe cinematografica all’interno degli studi di registrazione.

I due racconti si incrociano, si alternano, senza mai confondersi, ma portando avanti una serie di parallelismi: gli eventi che accadono nella storia di Pamela vengono in qualche modo replicati nelle vite dei membri della troupe.

Il film vinse il Premio Oscar al Miglior film straniero nel 1974.

Verrà proiettato il film nella versione originale sottotitolata in italiano distribuita dalla Cineteca di Bologna, nel restauro realizzato da The Criterion Collection in collaborazione con Warner Bros.