Giunti a fine mandato, i consiglieri del Quartiere Centro Sud di Faenza (in quella parte di città che si stende fino a Errano) hanno redatto un messaggio in cui si congedano facendo il punto sulle cose fatte e quelle rimaste per i loro successori. Ma mettono anche in evidenza la difficoltà per i Quartieri, oggi, di giocare un ruolo concreto nel dibattito cittadino. Come cittadini, si dicono anche pronti a proseguire nel continuare a esprimere il loro impegno civile “anche senza cariche riconosciute solo a parole”.
“Abbiamo lavorato per il bene comune, – scrivono – per migliorare la sicurezza e la qualità di vita del quartiere di nostra competenza, ascoltando i cittadini e mettendoci in gioco in prima persona, trovando soluzioni alle varie problematiche”.

E qualche risultato sono soddisfatti di averlo raggiunto nel corso dei loro cinque anni di servizio, ma non intendono farne l’elenco. Citano: “le riduzioni dei limiti di velocità a Errano e Celle, parte della ciclabile di Celle, ma soprattutto tanti dialoghi mese dopo mese con i cittadini del nostro quartiere. In questi anni abbiamo organizzato più di 30 consigli di quartiere e circa una cinquantina di incontri tra assemblee cittadine, coordinamenti ed iniziative proprio per mantenere un sano dialogo con i residenti”. Dialogo innescato, ma superato spesso dalle decisioni messe in campo da parte dell’Amministrazione. “ Facendo così mancare – precisano – il senso del nostro organismo: rappresentare le istanze dei cittadini per rendere partecipate le decisioni riguardanti i cambiamenti della nostra città”. E non possono fare a meno di rilevare come nel tempo, negli ultimi anni, la funzione dei Consigli di Quartiere abbia perso smalto. Indicano all’Amministrazione di cambiar pagina, sviluppando il dialogo. “Nel 2020 in piena emergenza covid-19 – esemplificano – ci siamo organizzati in pochi giorni per confezionare e distribuire più di 26mila mascherine alla cittadinanza. Nonostante ciò, l’impegno e l’entusiasmo del quartiere non è stato riconosciuto nei mesi a venire, ne è conferma l’assoluto silenzio in merito alla riorganizzazione e nuova elezione dei nuovi consigli di quartiere, nonostante i termini temporali siano abbondantemente scaduti”.

Giulio Donati