Divertirsi e puntare a dare il massimo per raggiungere la finale di ogni competizione. Dopo la vittoria di coppa, lo Speed Queen Security Center ha portato a casa anche il successo in campionato Csi di Faenza con il rotondo successo 3-0 sul Sant’Andrea. Una doppietta prestigiosa, che parte da lontano, come racconta Pier Paolo Baccarini, 48 anni, allenatore della squadra che negli ultimi anni è riuscita a disputare ben dieci finali vincendone cinque. «Dal ‘92 al 2008 ho giocato i campionati Csi con amici – racconta -. Ci divertivamo molto, ma non riuscivamo mai a contendere seriamente il titolo. Poi nel 2012 alcuni amici più giovani, che si allenavano al Paradiso, mi hanno chiesto di essere il loro allenatore. Abbiamo avviato così un percorso che puntava a rinforzarci ogni anno e a rendere sempre più competitiva la rosa». L’obiettivo è chiaro: poter arrivare a disputare finali, in un contesto di gruppo e divertimento.

“La svolta della stagione? L’8-3 contro Borgo (ex Zingaro)”

speed queen

«La nostra forza è la società – prosegue – il progetto è partito con Mauro Bersani, presidente e sponsor, Tiziano Solaroli, amministratore e sponsor, assieme a Matteo Nicolini e Gabriele Balducci dirigenti. Le tre parole chiave che ci guidano? Rispetto, impegno e divertimento. Sulla base di queste si riparte ogni anno cercando di essere più forti di prima». E anche l’allenatore si mette in gioco: nel girone d’andata studia gli avversari e pensa alla tattica giusta. «La squadra più difficile è quella che non conosci» commenta. E si cerca inoltre di ampliare la rosa con quei giocatori che possono fare la differenza nella fase finali.
I risultati di questo percorso lo dimostrano, la squadra è sempre ai vertici del campionato, e arriva a vincerlo nel 2020, ripetendosi quest’anno. «Il momento più difficile della stagione è stato il 5-5 di ritorno in coppa contro Sant’Andrea. L’8-3 contro il Borgo (ex Zingarò) è stata invece la svolta della stagione. Eravamo senza attaccanti, allora ho impostato un 3-3-2 con Rinaldini e Racine davanti. Fu una gran partita: lì abbiamo capito che potevamo battere chiunque».

La precisa punizione di Rinaldini, in finale

A fare il salto di qualità quest’anno «è stata in particolare la difesa – dice -. I nostri portieri hanno parato rigori decisivi e il difensore centrale Pomini, arrivato a dicembre, ha dato ordine alla difesa. Non è un caso che queste siano state le chiavi vincenti anche della finale: rigore parato e difesa solida. Al resto hanno pensato Rinaldini e Racine, con dei gol straordinari».
Una stagione che si chiude in maniera incredibile. «Ringrazio gli arbitri e tutta l’organizzazione messa in campo dal Csi di Faenza, che quest’anno è stata straordinaria».