Sono stati condannati a 5 mesi e 15 giorni i proprietari dei due cani che il 18 dicembre 2017 li abbandonarono a lato di una strada di campagna, alle porte di Faenza.
Quando gli animali furono ritrovati per uno era già troppo tardi mentre l’altro è riuscito a sopravvivere ed è diventato noto in città (e non solo, visto l’apparizione su Rai Due nel programma “I Fatti vostri”) con il nome di Calippo.
Le indagini successive hanno permesso di rintracciare i presunti responsabili del gesto, una donna e un uomo.
Il processo a carico della coppia accusata dell’abbandono di animali è iniziato il 3 febbraio 2020 e oggi, 6 giugno 2022, è giunta la sentenza del Tribunale di Ravenna: oltre alla condanna per maltrattamento di animali la coppia dovrà risarcire risarcimento le parti civili che si sono costituite nel processo, ovvero le due associazioni Gaia Animali & Ambiente e Enpa Faenza assistite dalle avvocatesse Francesca Bettocchi di Gaia Lex e Barbara Liverani di Enpa.
La soddisfazione di Enpa Faenza per la sentenza
Enpa Faenza interviene sulla sentenza del Tribunale penale di Ravenna, che ha condannato a cinque mesi e 15 giorni di reclusione, con il pagamento di oltre 2.500 euro come risarcimento del danno, i due coniugi responsabili dell’abbandono di due cuccioli nella periferia di Faenza nel dicembre 2017.
“Siamo soddisfatti siccome c’è stato un processo e una relativa condanna – ha commentato Maria Teresa Ravaioli, presidente di Enpa Faenza -.
Normalmente questi reati vengono archiviati e non trovano seguito, dunque si tratta di un monito e un passo avanti importante. Abbandonare i cani è reato. I due coniugi abbandonarono una coppia di cuccioli, e uno di questi morì per il freddo. Il superstite lo abbiamo chiamato Calippo, ed è poi diventato un simbolo delle nostre battaglie“.
“Abbiamo seguito la vicenda giudiziaria di Calippo fin dall’inizio – ha aggiunto Maria Teresa -. Dopo il ritrovamento dei cuccioli, l’Enpa ha presentato denuncia e grazie alle indagini dei Carabinieri e alle dichiarazioni di diversi testimoni (tra cui quella di una vicina di casa che, vedendo la foto di Calippo sul profilo Facebook di Enpa Faenza, aveva riconosciuto in lui il cucciolo già notato insieme al fratellino nel cortile della casa adiacente) è stato possibile individuare la coppia.
Enpa si è quindi costituita parte civile tramite l’avvocato Enpa Claudia Ricci e l’avvocato Barbara Liverani di Rete Legale Enpa a Ravenna”.
“Enpa Nazionale si sta battendo per avere pene più severe – conclude la presidente -. Per noi non ci sarà mai giustizia per casi come questi, poiché le sofferenze causate agli animali non potranno mai essere cancellate, né ripagate.
Cerchiamo di guardare il lato positivo di questa vicenda: Calippo, dopo un percorso riabilitativo curato da noi, ha trovato una famiglia adottiva che oggi si prende cura di lui e gli garantisce una vita serena”.