«Sarebbe bello fare un orto che rappresenti il cielo e lo spazio» ha chiesto tempo fa un bambino a Maurizio, volontario dell’Auser, mentre era in visita agli orti di Campo Aperto in via Sant’Orsola a Faenza. Detto fatto: qualche mese dopo i volontari dell’Auser hanno dato vita a un orto dove ogni pianta e ortaggio viene collegato, spazialmente e concettualmente, a un elemento del sistema solare o dell’universo, come la Luna o il Grande carro. Un orto spaziale, lo si potrebbe definire. Sono queste alcune delle piccole e grandi magie che possono nascere in questo luogo, a fianco del Centro civico Rioni e a due passi dalla città, che da più di vent’anni è gestito dall’Auser per progetti di solidarietà e inclusione.
Sabato 18 giugno una giornata dedicata all’inclusione
Campo Aperto ospita infatti diversi orti, curati da circa una trentina di volontari, che vengono messi a disposizione di progetti specifici: dall’accoglienza dei bambini, che possono così fare attività all’aperto e scoprire frutti dimenticati come la pera volpina, alla valorizzazione e inclusione di persone con disabilità o svantaggio sociale, che riescono così a cimentarsi in nuove esperienze. Ed è proprio per quello che rappresenta questo luogo che sabato 18 giugno Campo aperto ospiterà “Momenti conviviali”, una giornata aperta a tutti dedicata a Damiano Cavina, operatore Caritas morto nell’aprile scorso. A partire dalle 11 a Campo Aperto si vivrà una giornata dedicata all’inclusione sui passi tracciati da Damiano. La giornata sarà scandita da musica, giochi, laboratori e prevede un pranzo al sacco con menu fisso a 10 euro.
Auser Faenza ha 332 associati, di cui 90 volontari attivi
Sono stati anni di grande rinnovamento per la realtà Auser (Autogestione di servizi). Dall’1 gennaio 2021, dopo l’unione delle precedenti realtà a livello locale, si è costituita l’Auser Provincia di Ravenna. L’associazione è divisa per statuto in due realtà distinte: Auser Volontariato Odv e Auser Territoriale Aps. Presidente dell’Auser Provinciale è Mirella Rossi; Sergio Frattini e il faentino Giovanni Donati sono i vicepresidenti. A Faenza sono attualmente 332 gli associati, e di questi ben 90 sono volontari attivi, quasi un terzo, che spaziano dalla cura degli orti al servizio di vigilanza nei musei alla consegna di farmaco o spesa a persone in difficoltà. L’obiettivo per i prossimi mesi è quello di strutturare sempre di più le attività di Campo Aperto con la cittadinanza e altre realtà, come testimonia già l’evento del 18 giugno.
Orti per tutti, con i quali avviare progetti di inclusione e solidarietà
«Questo spazio per noi ha un grande valore – racconta Mirella Rossi -,gli orti sono dedicati a ospitare bambini delle scuole che cercano spazi alternativi alla città, oppure persone con difficoltà sociale e intellettiva. I nostri volontari, con grande generosità, si occupano di favorire questi incontri che mettono comunque sempre al centro la relazione con l’altro. Tessere relazioni per noi significa mettersi a fianco delle persone più fragili. E il nome Campo Aperto vuole proprio dare l’idea di un’apertura a 360 gradi verso l’esterno. Quelli che abbiamo in concessione dal Comune non sono orti nominativi, ma dedicati a progetti». Le classi che arrivano qui non si limitano a visitare l’orto e a vedere le galline nel pollaio, ma si cimentano poi in attività pratiche, come la sgranatura della lavanda. E anche le persone con disabilità possono essere protagoniste negli aventi. Ed essendo nei pressi del centro civico, non manca quasi mai una visita alle scuderie e ai cavalli, in collaborazione con i Rioni. «Una delle esperienze più belle – racconta Maurizio, volontario dell’orto – è avvenuta pochi giorni fa. Una bambina è tornata a farci visita, con tutta la sua famiglia, dopo essere venuta con la classe tempo prima. Significa che, per lei, conoscere Campo Aperto è stata un’esperienza davvero bella, tanto da coinvolgere anche i suoi famigliari portandoli a conoscere questa realtà».