Studiare l’antico per rileggere il moderno: questo il messaggio della VII edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico che torna anche a Faenza dopo un anno di assenza a causa delle difficili condizioni pandemiche che hanno gravato sulla scuola. Venerdì 6 maggio dalle 18 alle 24 le porte del Liceo Classico faentino di via santa Maria dell’Angelo saranno quindi aperte alla cittadinanza per una serata organizzata dagli studenti e dai loro insegnanti in cui si alterneranno teatro, musica, riflessioni sull’attualità e molto altro. Sarà necessario l’uso della mascherina.
Si parte con il latinista Ivano Dionigi
Alle 18.30, dopo i saluti iniziali, gli studenti del liceo incontreranno il professore emerito ed ex Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi che, in occasione dell’uscita del volume Benedetta parola. La rivincita del tempo, edito per Il Mulino, parlerà con i ragazzi dei classici, maestri di ieri e di oggi. A seguire lo spettacolo della 5B I cani della guerra, mentre alle 19 la 2B metterà in scena Spes, ultima dea.
La scuola riparte dalla presenza dei ragazzi
“L’obiettivo di inizio anno era quello di poter tornare a una scuola in presenza e garantirla fino a giugno”, afferma la Dirigente scolastica prof.ssa Paola Falconi, da settembre alla guida del liceo faentino, “il ritorno alle gite e questa stessa serata organizzata dai ragazzi, sono un segno tangibile di come finalmente si stia raggiungendo questo traguardo”. Anche il sindaco Massimo Isola ha sottolineato come questa serata sia indice di ritorno a una normalità che possa però porre l’attenzione sui giovani: “un’occasione di divertimento e di crescita di un’istituzione scolastica conferma il suo contributo nella comunità cittadina“. Grande soddisfazione anche dai protagonisti della serata, insegnanti e ragazzi. “Un’edizione particolarmente faticosa, ostacolata ancora dal Covid e dalle tante incertezze di questo anno di ripresa,” dice la prof.ssa Francesca Monti, “ma che riporta a scuola qualcosa che mancava ai ragazzi: un momento per loro in cui guardare a una scuola diversa, che non sia fatta solo di studio e interrogazioni. Il ritorno della Notte Nazionale fa bene ai ragazzi e a noi insegnanti”.
Maria Letizia Di Deco