Le chiacchiere a bordo vasca, i tuffi, gli schiamazzi, le serate danzanti, i baci rubati alla fontanina: da sempre l’estate a Marradi è sinonimo di piscina. Ecco perché, quando – nelle settimane scorse – da alcune testate online è rimbalzata la notizia del rischio di una mancata apertura per un ritardo nei lavori, in paese si è registrato un certo allarme. Così – vista l’importanza dell’impianto per tutto il territorio – abbiamo chiesto alla vicesindaco Vittoria Mercatali quanto sia reale questo rischio. «Va detto che a volte ci si concentra sui titoli senza approfondire gli articoli, e quel titolo era fuorviante. Si è detto che il cantiere ha avuto dei problemi e dei ritardi e questo non si può negare. Però non si è mai parlato del rischio di non apertura, anche perché non ce lo possiamo permettere, visto quello che significa la piscina per il nostro territorio. La piscina – continua la vicesindaco – offre un servizio fondamentale per i giovani e le famiglie che lì possono trovare un punto di incontro e fruire di uno spazio dove passare sia le giornate che le sere d’estate. Inoltre, il nostro impianto, inserito nel verde ma comunque in prossimità del centro storico, collegato all’area camper e con grandi spazi a disposizione ha una grande importanza anche dal punto di vista turistico».

Tutto questo è stato al centro di un confronto serrato con la ditta appaltatrice dei lavori: «Esatto. In occasione di un incontro l’Amministrazione ha ovviamente ribadito l’importanza dell’impianto e la necessità di concludere i lavori e la ditta esecutrice ha garantito di terminarli in tempo per la riapertura estiva». Negli ultimi anni, a Marradi non sono certo mancati i lavori pubblici e molti ne arriveranno grazie ai fondi del Pnrr: vero è che a volte i cantieri sembrano prolungarsi oltre il dovuto. «È vero, delle volte – ammette la Mercatali – nell’esecuzione dei lavori si incontrano criticità anche a causa della normativa in materia di appalti, ma l’alternativa è non farli. Noi, invece, crediamo che per sviluppare un territorio come il nostro sia necessario continuare a guardare avanti e oltre le difficoltà, dare una prospettiva per il nostro paese. Certo, sarebbe più semplice pensare all’ordinaria amministrazione senza ’complicarsi la vita’. Invece non possiamo permetterci di stare fermi: dobbiamo essere più attrattivi, progettare e partecipare ai bandi, per avere più servizi, più turismo, più sviluppo economico per favorire famiglie e imprese».

A proposito di turismo, è di questi giorni la notizia della firma di un protocollo di intesa tra l’Associazione per la promozione turistica dei Comuni della Romagna Toscana e la Repubblica di San Marino. «È un accordo che, partendo dai valori culturali e dalle relazioni economiche che legano i due territori, potrebbe favorire azioni coordinate in ambito turistico: scambio di informazioni, tavoli di lavoro, studio di strumenti comuni e così via. Ovviamente, progetti come questo richiedono poi di essere messi su strada, ma in questi anni la realtà della Romagna Toscana, così come altre iniziative turistiche intraprese, hanno iniziato a mostrare tutto il suo potenziale».
Chiudiamo la chiacchierata parlando della ripartenza dopo questi anni complicati: «Ecco, per tornare alla piscina, l’altro motivo per non cui non possiamo permetterci che non apra è che c’è bisogno di ripartire per davvero. Sono stati anni difficili che hanno colpito tutti, compreso l’associazionismo che è sempre stato indispensabile per il nostro territorio. È fondamentale ripartire e tornare a lavorare insieme, cercando di integrarci sempre più, perché da soli non si va da nessuna parte. Non è dividendoci che riusciremo a far ripartire il nostro paese».

Andrea Badiali