L’India si è liberata dall’occupazione inglese senza usare le armi. Allo stesso modo, In Sudafrica, i nativi hanno ottenuto di poter governare il loro Paese insieme con chi li relegava nell’apartheid. Negli Stati Uniti, i neri hanno ottenuto, almeno sulla carta, gli stessi diritti dei bianchi. Gandhi, Mandela, Luther King ne sono stati gli artefici. Dunque è possibile. Sono esempi di Resistenza nonviolenta. Sono la dimostrazione che è possibile opporsi agli occupanti, agli usurpatori, ai prevaricatori senza dover uccidere. Molti attivisti sono stati uccisi, picchiati, imprigionati e perseguitati. Alla fine hanno vinto, hanno impiegato anni, ma il risultato non era scontato.

Anche in Italia, singoli e reti legate ai partiti politici e alle associazioni clandestine, di diverso orientamento politico e religioso, si opposero prima alle leggi dello Stato fascista e poi, dopo l’8 settembre del 1943, alla Repubblica di Salò che governava anche in Romagna. Alcuni si opposero con le armi, ma molti lo fecero senza. Ci fu chi nascose, fornì viveri, vestiti, aiuto e protezione a ebrei, renitenti alla leva obbligatoria, ricercati o a chi cercava di espatriare… Ci fu chi scrisse, stampò e diffuse volantini e giornali clandestini. Chi pur obbligato non trebbiò o consegnò grano e alimentari destinati agli occupanti; chi curò i feriti e i malati ricercati o procurò documenti falsi. L’obiezione di coscienza non era ammessa e si rischiava la fucilazione o la prima linea, ma molti espatriarono, altri si nascosero, altri si fecero passare per matti o si mutilarono. Chi impiegato nella pubblica amministrazione non fornì elenchi di ricercati e boicottò o rallentò l’applicazione di ordini e leggi. Chi, attraverso la costruzione di radio rudimentali si informava e forniva ordini e controinformazione. Altri che li trasmettevano in bicicletta. Anche attraverso questa rete fu possibile ricevere e divulgare il messaggio dell’insurrezione e dello sciopero generale del 25 aprile. Quel giorno gli operai occuparono e salvarono i macchinari delle fabbriche.

Se questo fu possibile anche senza un’adeguata preventiva preparazione, quale efficacia avrebbe avuto se vi fosse stata? In Italia, dal 2017 è lasciata dormire in Parlamento la proposta di legge d’iniziativa popolare volta a istituire presso la Presidenza del Consiglio il Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta. Oggi invece si parla e si approvano leggi solo per comprare armi e per finanziare soldati e mercenari.

Io sono figlio della generazione che ha subito i bombardamenti. Molti di loro sono ancora vivi e altri come me hanno ascoltato o letto i loro racconti. Sono testimonianze di gente che non voleva la guerra, ne era rimasta traumatizzata per decenni. Sono coloro che hanno scritto l’art. 11 della nostra Costituzione.

Davide Patuelli