Tanti spunti dalla serata al Cinema Europa di Faenza martedì 29 marzo per l’evento ‘Russia-Ucraina: alle origini del conflitto’ organizzato dai servizio civilisti della Caritas diocesana, in collaborazione con Farsi Prossimo. All’evento è stato invitato il professore Stefano Bianchini, responsabile scientifico e coordinatore del Centro per l’Europa centro-orientale e balcanica (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna) per discutere degli aspetti geopolitici della guerra tra Ucraina e Russia. Una serata che ha riscosso grande interesse tra il pubblico: 118 il numero totale di persone che hanno seguito l’evento e hanno approfondito la loro conoscenza su questa crisi attuale tra i due Paesi.

Con una riflessione sulla storia e sulle dinamiche che hanno da sempre legato i due paesi, l’approfondimento del professore Bianchini ha preso avvio dagli anni che precedono il crollo dell’Unione Sovietica per arrivare a discutere le origini della situazione attuale, fornendo così un cronogramma dettagliato. Il professore si è poi reso disponibile per rispondere alle domande del pubblico.

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L’incontro ha lasciato diverse impressioni e sensazioni ai partecipanti e agli organizzatori del servizio civile. ‘‘Mi ha colpito sapere che le origini di questo conflitto sono così radicate nel passato e che la guerra di oggi è frutto di lontani avvenimenti. Sentire il professore Bianchini parlare dell’ipotetica strategia della Russia e dei suoi probabili obiettivi ha reso ciò che sta succedendo ancora più concreto e reale’’ e ‘‘Il professore ci ha aiutato a viaggiare indietro nel tempo per presentare il rapporto tra i due paesi che include momenti storici belli e brutti. Grazie a questo incontro ho acquisito molte nuove informazioni e mi sento più sicura a parlare del conflitto nell’esprimere le mie opinioni, ma anche preoccupata per eventuali conseguenze future.’’

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L’approfondimento è stato un’ulteriore occasione per i presenti di riflettere sul futuro che questa guerra porterà, quali sono le implicazioni della fornitura di armi all’Ucraina?  ‘‘Sono domande che come giovani e cittadini attivi dobbiamo farci. Tra dieci anni saremo noi che ci ritroveremo a vivere le conseguenze a lungo termine di questo conflitto. Un altro aspetto toccato dal professore è stato la possibilità di una guerra nucleare, forse è difficile rendersi conto che non sono ipotesi poco realistiche e sicuramente l’intervento di una persona così competente come il professore Bianchini ci ha aiutato a prenderne consapevolezza’’.

La nostra comunità, come hanno ricordato l’assessore Davide Agresti e il direttore di Caritas diocesana don Marco Ferrini, si è attività in maniera forte e sensibile nell’accoglienza dei profughi ucraini, ma è anche fondamentale riflettere per comprendere questa nuova realtà in cui ci troviamo a vivere.