La 54° edizione di Vinitaly si è appena conclusa, e ha visto il ritorno in presenza di 4.400 aziende da 19 nazioni diverse. La manifestazione ha contribuito al ritorno alla normalità post-pandemica, nonostante anche il periodo che si sta vivendo sia comunque delicato, considerati i precari equilibri geopolitici mondiali, la scarsità di materiali e i mercati odierni, sempre più difficili da presidiare.
Caviro, la più grande cooperativa vitivinicola in Italia, tira le fila della sua partecipazione alla kermesse, attraverso le parole del Presidente Carlo Dalmonte e del Direttore Generale, SimonPietro Felice.
“A causa dei recenti avvenimenti, le fiere giocano un ruolo sempre più strategico, tanto per le grandi che per le piccole imprese e Vinitaly segna la ripartenza anche dei piccoli viticoltori che noi, in quanto cooperativa, rappresentiamo.” dichiara il Presidente Carlo Dalmonte.
“Quello che è emerso” – continuaDalmonte – “è che il vino ha ripreso il posto che gli spetta, la sua propria dimensione di alimento fondamentale all’interno della cultura e della dieta mediterranea, nonché il suo ruolo come elemento integrante della tradizione italiana, dell’economia e del costume nazionale, espresso anche dal lavoro quotidiano dei nostri 12.000 viticoltori.”
Le novità presentate dal Gruppo a Vinitaly – prima fra tutte la Romagna DOC Spumante Novebolle – hanno destato l’apprezzamento e la curiosità dei buyer e la presenza di Paolo Cevoli, in stand per Vigneti Romio, ha attratto molti visitatori.
Così come grande interesse ha riscosso la presentazione dei nuovi progetti,come S+ sui vini dolci, pensati per venire incontro alle preferenze del consumatore estero e gli avanzamenti sull’area di studio dei dealcolati.
Successo anche per la cantina toscana Leonardo Da Vincie per Cesari, nel padiglione Veneto.
Vinitaly è stata anche un’occasione per parlare dell’impegno, effettivo e concreto, in ambito di sostenibilità.
“Sono convinto che la sostenibilità e l’economia circolare siano la strada per reggere meglio le incertezze dei mercati internazionali.” ha dichiarato SimonPietro Felice, Direttore Generale Caviro. “Dalla valorizzazione degli scarti delle nostre uve arrivano i fondi – dai 10 ai 15 milioni di euro – che investiamo ogni anno per innovazione e ricerca, ma anche per l’apertura di nuove cantine”.
A commento dell’edizione di Vinitaly, Felice aggiunge: “Gli incontri fatti in questa importante occasione sono stati molti e proficui, anche con l’export. Gli auspici per ProWein 2022 sono promettenti, la più importante fiera del settore sarà l’occasione per intercettare anche i partner in Germania, mercato che per noi è uno tra i più importanti in Europa.”
L’appuntamento è quindi a Düsseldorf, dal 15 al 17 maggio, Hall 15 / C51.