Un concerto, un inedito d’autore e note che portano l’immaginario romagnolo oltre i confini dello spazio e del tempo. Sarà il club Monte Brullo di Faenza, venerdì 19 novembre dalle 20, a ospitare il concerto per i 50 anni dalla scomparsa del maestro Secondo Casadei. A coordinare l’evento Giordano Sangiorgi, patron del Mei, il Meeting delle etichette indipendenti. Dopo la due giorni di Forlì, un nuovo appuntamento per omaggiare una figura capace di unire, ancora oggi, generazioni diverse nel segno della musica.
Il mio nome è Aurelio, l’inedito di Michele Fenati
In questa serata il cantautore Michele Fenati presenterà un suo brano realizzato in onore di Casadei, intitolato Il mio nome è Aurelio. Fenati è conosciuto al grande pubblico per aver tradotto in chiave classica, brani popolari di grande successo, creando una veste originale, attuale e sempre in bilico tra musica colta e musica popolare. «Io non compongo liscio – spiega l’autore – ma ho conosciuto Riccarda Casadei, la figlia di Secondo, quando ho realizzato alcuni anni fa una versione di Romagna mia in chiave classica, e a lei è piaciuta molto questo arrangiamento. Poi, recentemente, ho iniziato a comporre nuovi pezzi al pianoforte, e uno di questi l’ho voluto dedicare a Secondo Casadei». A guidare le note, l’immedesimazione nella Romagna dell’epoca e negli occhi dello stesso Secondo Casadei, o meglio, Aurelio Casadei, questo il suo vero nome. «Ho pescato anche nei miei ricordi di bambino – aggiunge Fenati – tratti da piccole esperienze quotidiane, come quelle dei cappelletti mangiati solo la domenica oppure le notti a ballare il liscio, che duravano fino alle sei della mattina». Il videoclip della canzone ha omaggiato tutta la Romagna: da Ravenna a Cesena. Luoghi che ci accompagnano lungo questa canzone d’autore che si trasforma poi in una ballata.
«La canzone finisce con la frase un giorno tutto il mondo canterà Romagna mia – conclude Fenati – e oggi possiamo dire che è andata effettivamente così».
Giordano Sangiorgi: “Proponiamo al Comune di intitolare uno spazio ad Arte Tamburini”
Oltre all’inedito di Michele Fenati, il concerto ospiterà la band La Storia di Romagna che presenterà per la prima volta dal vivo alcuni suoi inediti. La band ha finora inciso oltre 450 canzoni, tutte in chiave filologica, del vasto repertorio di Casadei che arriva fino a un migliaio di pezzi. Il concerto diviene anche l’occasione per gettare uno sguardo sul futuro della musica popolare. «Rilanceremo alla Regione la proposta di inserire il liscio romagnolo tra i patrimoni immateriali dell’umanità Unesco – aggiunge Giordano Sangiorgi, curatore dell’evento –. Ha tutte le carte in regola per ottenere questo riconoscimento». Inoltre, omaggiare Secondo Casadei significa anche ricordare la faentina Arte Tamburini, la cui voce fu immortalata nel primo vinile che registrò Romagna mia, nel 1954. «Sarebbe bello che l’Amministrazione comunale faentina intitolasse uno spazio o una via ad Arte Tamburini, una donna che con la sua voce ha fatto viaggiare la nostra musica per il mondo».
Samuele Marchi