Finalmente, con tutte le precauzioni del caso, il teatro Masini ha riaperto con una serata evento, promossa dal Comune con il contributo del La Bcc e il patrocinio di associazionismo cattolico e Lega Ambiente.
In particolare l’Azione Cattolica ha curato gli aspetti organizzativi e l’offerta libera è stata un contributo all’attività di mensa della Caritas diocesana e a un progetto di accoglienza profughi dell’Ami. I protagonisti della serata sono stati una coppia di attori forlivesi, Marco Cortesi e Mara Moschini, già noti per il loro impegno civile teatrale ma anche televisivo e cinematografico.
Tra i loro spettacoli si ricordano La scelta, Il Muro, Rwanda; il loro impegno si traduce nel rappresentare storie, spesso con particolari difficili da raccontare, come quelle della tragedia dell‘ex Iugoslavia, della caduta del muro di Berlino e del massacro dei Tutsi in Rwanda. La loro ultima produzione è Green Storytellers, una serie tv trasmessa da Mediaset a tema ambientale. Lo scorso sabato sera la coppia ha affrontato proprio il tema dello sviluppo sostenibile, attraverso uno spettacolo impostato sul racconto di quattro coinvolgenti storie personali contestualizzate dalla presentazione di dati statistici.
Lo spettacolo andrà a sostenere la Caritas Faenza-Modigliana e i progetti dell’Ami
Prima Marco, solo sul palco in completo nero illuminato da una luce diretta, ha raccontato come da amante del footing sia diventato un campione di “plogging”, cioè di un nuovo sport che consiste nella raccolta di rifiuti mentre si fa jogging; un’attività che può diventare quotidiana e incisiva per ciascuno di noi, magari anche differenziando.
Mara è poi intervenuta allo stesso modo raccontando come la sua mania per la ricerca di prodotti tipici l’ha portata attraverso una rocambolesca avventura nell’entroterra pugliese a scoprire come si possa conciliare la tecnologia con la genuinità di cibi che possono venire convenientemente promossi evitando sprechi.
Poi di nuovo Marco sul palco ha raccontato la sua infanzia alimentare in cui si contrapponevano la madre vegetariana e la nonna “romagnola” che dalla guerra aveva ereditato l’idea della sacralità del cibo.
Infine Mara ci ha trasmesso l’insospettabile entusiasmo dei suoi giovani nipoti verso un’economia circolare fatta di corse con una vecchia bicicletta, giocattoli d’altri tempi e dolcetti naturali che sanno di buono.
Lo spettacolo si è concluso tra gli applausi di tutti; ognuno è tornato a casa pensando a quanto quelle storie facciano parte anche del proprio vissuto e possano offrire nuove prospettive.
Mario Maccolini