Sit-in anche al porto di Ravenna, per protestare contro l’entrata in vigore del green pass, a supporto della protesta dei portuali di Trieste.
Al presidio, scrivono gli organizzatori, un comitato che si è ribatezzato “Portuali liberi”, anche lavoratori di Enichem, Eni-Versalis, Marcegaglia, Unieuro, Dock Cereali, Vigili del Fuoco, Teorema e Coop.
Nel corso della mattinata si sono aggregati alla protesta persone provenienti da tutta la Romagna e anche dalle Marche e si sono registrate tensioni a causa del blocco dei camion. Il corteo si è infatti diviso in due gruppi, uno ha causato rallentamenti per l’ingresso dei camion al porto mentre il secondo gruppo ha raggiunto la Classicana, bloccando dunque il passaggio dei mezzi
In un loro comunicato gli organizzatori della protesta hanno scritto che il presidio è stato indetto “in risposta all’azione di Trieste, contro il vergognoso e anticostituzionale certificato verde anche il porto di Ravenna vuole essere fulcro di attività di resistenza alla deriva antidemocratica in cui si trova il paese”. “Intendiamo con questa azione dare il nostro contributo territoriale ad un’azione nazionale che vede nei porti i punti di aggregazione, ma che raccoglie il malessere di tutte le categorie di lavoratori, dai sanitari agli insegnanti passando per ogni attività privata, stanchi di ricatti e imposizioni”.