Jacopo Cappelli, di Faenza, dipendente de La Bcc ravennate forlivese e imolese ha partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo. Ha preso parte a quattro gare, tra il 30 agosto e i primi giorni di settembre. Esattamente, tiro a segno con la carabina: due gare da 10 metri, R1 e R3, e 2 ai 50 metri, R6 e R7. Gli abbiamo chiesto qualche impressione sulla sua partecipazione alle Paralimpiadi e ci ha rilasciato questa intensa testimonianza.
Jacopo Cappelli ha partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo 2020
“È stato un bel viaggio, un esperienza indimenticabile che pochi possono dire di aver fatto. Una opportunità attesa dopo cinque anni di impegno e sacrificio: era la seconda paralimpiade, ma questa è stata la prima conquistata “sul campo” per via della modifica apportata al metodo di qualifica. Nonostante sia stato tutto un po’ sminuito e ridotto dal Covid, l’ho sentita molto più mia rispetto a Londra 2012. Purtroppo le mie prestazioni non hanno retto le aspettative, per ansia, tensione, emozione, ma il livello era talmente alto che probabilmente anche le mie migliori performance non sarebbero bastate per giocarmi una finale, in cui si qualificano i primi 8 della gara.
Il villaggio e l’ambiente era sicuramente molto suggestivo. La possibilità di conoscere tanti altri italiani che stavano vivendo le mie stesse emozioni e sensazioni è stata molto piacevole. Ho conosciuto tante belle persone e molte importanti realtà. Sapere di essere il migliore in Italia nel mio sport e uno dei primi 20 o 30 nel mondo, mi rende orgoglioso e mi regala emozioni indescrivibili. La fortuna di essere stato in camera con i miei “compagni di disciplina” ha reso tutto più facile: siamo un gruppo molto unito, due ragazzi e due ragazze. Ci siamo trovati molto bene anche nel “vivere” insieme per tre settimane.
Sicuramente quello che mi ha permesso di migliorarmi molto e di qualificarmi nell’ultimo anno è stato l’aiuto della mia compagna, che pratica il mio stesso sport e con cui riesco a confrontarmi ad alto livello.”
Grazie Jacopo per la testimonianza di passione e impegno che ci hai regalato.
A gennaio inizierà il “triennio” olimpico che condurrà fino a Parigi 2024: ti aspettiamo sotto la Tour Eiffel”