Nell’ambito del programma della Giostra di Cesena 2021, alla Rocca Malatestiana, si è svolto la scorsa settimana, un interessante tavola rotonda dal titolo “Giostre, palli e tornei nella tradizione delle città Romagnole”. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti delle più importanti manifestazioni storiche di Rimini, Lugo, Imola, Forlì, Ravenna, Cesena e Faenza. Nella prima parte dell’incontro i vari delegati hanno illustrato le loro manifestazioni storiche. Per alcuni si è tratto di ricordare cosa si faceva in epoca medioevale e poi rinascimentali, ma che poi non sono state più rispese in epoca moderna, vedi Ravenna, Forlì e Rimini mentre per gli altri,  oltre alle fonti antiche, ormai da molti anni, come a Faenza, si organizza, una grande manifestazione che fa rivive il passato, più o meno strutturata e organizzata.

Per il Niballo, presente la dirigente Benedetta Diamanti

All’incontro per il Palio del Niballo di Faenza è intervenuta la dottoressa Benedetta Diamanti che ne è la coordinatrice organizzativa ormai da molti anni. “In tutte queste città si hanno fonti storiche di giostre, palii e tornei in quelle epoche, dove  varie signorie governavano in Romagna,” precida la Diamanti, “ però noi a Faenza per primi,  siamo partiti nel fare rivivere il passato, e sono innumerevoli le fonti ritrovate che parlano a Faenza delle varie competizioni che si correvano e a cui fa riferimento la nostra Giostra e per tanto siamo in grado di dimostrare la forte tradizione in quest’ambito”. “Inoltre,” ha aggiunto la Diamanti, “ la nostra manifestazione moderna si base su una tradizione di oltre 60 anni, è ormai consolidata ed entrata nel tessuto storico della città, è organizzata direttamente dal Comune cosa che avviene a Siena ed in altre poche realtà”. “Faenza è in prima fila anche sul piano del doping, e prima della stesura della legge, al ministero, Faenza era stata chiamata come consulente al pari di città di grande tradizione come Siena, Asti, Ascoli e Foligno. ”A conclusione del dibattito, è emerso ancora una volta, come Faenza sia all’avanguardia nella organizzazione di eventi storici, quindi un modello da seguire e copiare, inoltre  fra gli auspici di tutti i delegati intervenuti, c’è quello di fare sistema, ovvero rete, in modo da valorizzazione ancora di più quelle che sono le varie manifestazioni storiche del nostro territorio romagnolo.

Gabriele Garavini