Giovanni Molari, professore ordinario di ‘Meccanica agraria’ eletto a giugno per reggere l’Alma Mater fino al 2027, ha fatto visita al Polo di Tebano, sede del terzo anno del corso di Viticoltura ed Enologia. Si tratta di una delle prime e rare uscite di Molari nella sua nuova veste prima di entrare ufficialmente nel pieno delle sue funzioni alla guida dell’Alma Mater.
Il neorettore dell’Università di Bologna ha incontrato il sindaco Massimo Isola, il vicesindaco Andrea Fabbri, la consigliera e presidente della commissione regionale alle politiche economiche Manuela Rontini, il coordinatore del Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’ateneo bolognese, Andrea Versari e il coordinatore di Terre Naldi, Giovanni Carapia, società del Comune di Faenza che gestisce il Polo di Tebano.
È stata l’occasione per un confronto sulle prospettive di sviluppo del Polo vitivinicolo faentino anche in funzione del progetto della nuova cantina che si vuol realizzare quale opportunità non solo per il comparto vitivinicolo ma anche quale elemento chiave per sviluppare il ‘wine turism’, il turismo legato al settore vinicolo.
Massimo Isola, sindaco di Faenza: “Siamo molto felici per questa visita. Il Polo di Tebano deve essere cuore pulsante del Parco tecnologico agricolo”
“Siamo molto felici -ha detto il sindaco Massimo Isola- della visita a Tebano del rettore. Giovanni Molari, in passato ha ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento dal quale dipende il corso di Viticultura ed Enologia, e quindi conosce bene questa struttura la sua importanza nel territorio e le sue potenzialità.
Faenza negli anni ha trasformato il Polo di Tebano, realizzando spazi per gli studenti e laboratori, facendone un centro innovativo nel settore vitivinicolo e punto di riferimento per aziende e società di settore. La nuova cantina non dovrà essere uno spazio esclusivamente operativo solo per gli studenti ma un cuore pulsante del ‘Parco tecnologico agricolo’ di Tebano dove gravitano aziende, società, centri di ricerche nel campo alimentare e associazione di promozione e commercializzazione del vino. Un progetto sul quale lavoriamo da tempo e che candideremo nei prossimi bandi regionali. Faenza -conclude Isola- vuol continuare ad essere sede universitaria policentrica; dell’agricoltura a Tebano, della Chimica dei materiali nel Tecnopolo di via Granarolo e della sanità con gli indirizzi di Infermieristica e Logopedia negli ex Salesiani, tre indirizzi che possono e devono crescere. Il rettore Molari, consapevole di queste eccellenze, si è detto disposto ad essere al nostro fianco lungo questa strada che da anni abbiamo intrapreso”.