Lavori socialmente utili per chi è salito sulla Fontana monumentale durante i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia all’Europeo. Il consiglio comunale di Faenza del 26 luglio 2021 all’unanimità impegna sindaco e giunta, laddove i responsabili non siano in grado di risarcire i danni eventualmente accertati, di provvedere nel chiedere in alternativa lavori socialmente utili nei confronti della comunità. Inoltre si chiede di aumentare le sanzioni previste dal regolamento comunale, nella fattispecie di chi
trasgredisce ed accede alla fontana senza previa autorizzazione.

“Domenica 11 luglio – si legge nell’atto consiliare – al termine dalla partita Italia-Inghilterra, dove la nazionale Italiana è uscita vittoriosa dal campo, moltissimi tifosi si sono concentrati in Piazza del Popolo per festeggiare. Purtroppo, alcune persone incivili, nel corso dei festeggiamenti sono salite sulla Fontana Monumentale in piazza della Libertà, danneggiandola. Considerato che la Fontana di Piazza della Libertà rappresenta uno tra i più insigni monumenti della città di Faenza e, per la sua centralissima posizione, un punto di riferimento ben noto a tutti. L’art. 635 del codice civile regolamenta ciò che comporta il danneggiamento di monumenti di rilevanza storica. Vi sono molti video da poter visionare per risalire a buona parte dei colpevoli”.

Stefano Bertozzi (Fratelli d’Italia): “Serve l’utilizzo in tempo reale del sistema di video sorveglianza”

Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, è critico su diverse risposte date dall’Amministrazione sul tema della videosorveglianza. “Durante il consiglio Comunale del luglio come capogruppo di Fratelli d’Italia ho interrogato il sindaco e la giunta per sapere se il cosiddetto “piantone”, in servizio presso il Comando della Polizia Locale dell’Unione durante l’orario 7–00.30, avesse la possibilità di accedere in tempo reale e senza preventive autorizzazioni degli ispettori, alle immagini rilasciate dalle varie e numerose telecamere dislocate sul territorio” ricostruisce Bertozzi. “Non una data room (che resta a mio avviso indispensabile nel medio/lungo periodo) ma uno strumento per verificare, indirizzare, coordinare eventuali interventi del personale di Polizia Locale (e non solo) sul teatro di eventuali problemi di sicurezza, ordine pubblico, circolazione stradale” spiega il capogruppo. “L’assessore alla Sicurezza ha risposto prima oralmente in quella stessa sede e poi anche per iscritto, che questa possibilità è già presente, letteralmente: “… il personale incaricato (c.d. piantone) ha a disposizione il sistema di videsorveglianza ed è dotato delle credenziali per l’accesso in visione diretta di tutte le telecamere disponibili”.

In seguito a un fortuito accesso presso il locali del Comando di Polizia Municipale di via Baliatico 3, mi sono reso conto che questo non succede” critica Bertozzi. “Il piantone non ha oggi la possibilità di visionare in tempo reale le telecamere di videosorveglianza; per ragioni non del tutto chiarite la strumentazione tecnica non è attiva, le immagini sono fruibili solo dagli ispettori in locali diversi rispetto alla postazione del piantone”.


Secondo Bertozzi quindi: “Due fatti emergono da quanto fin qui evidenziato: l’assessore alla Sicurezza ha dato a un consigliere comunale impegnato nell’espletamento del proprio mandato, un’informazione non corrispondente alla realtà. Questo è un fatto grave che va censurato con forza e per il quale chiedo e chiederò spiegazioni sia pubblicamente che al Consiglio Comunale. Da dove viene l’errata informazione? Dal Comando del Corpo di Polizia Locale o dall’assessore competente? Un provvedimento di facile/facilissima attuazione non è stato ancora adottato. Perché? Perché non viene data alla Polizia Locale la possibilità di svolgere al meglio il proprio compito? Perché non vengono forniti tutti gli strumenti per poter essere efficaci e presenti sul territorio? La scelta è politica o tecnica?” chiede Bertozzi. “La sicurezza per Fratelli d’Italia è una priorità, come gruppo consiliare fin dal nostro insediamento ci muoviamo perché lo diventi anche per l’Amministrazione Comunale, lo facciamo sia interrogando che proponendo. Questa Amministrazione si sta dimostrando sorda alle proposte e ora anche “imprecisa” – per usare un eufemismo – nelle risposte, i fatti vengono minimizzati, le soluzioni continuamente posticipate. Ritengo non sia più accettabile.”