Prende forma la direzione verso cui vuole tendere la città in termini di mobilità.
Sarà forse il Consiglio comunale del 26 luglio che approverà il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, documento strategico che delinea gli obiettivi per la città nei prossimi dieci anni.
A guidare le direttrici del Pums anche i dati sull’attuale mobilità cittadina. Il 64% dei faentini oggi circola in auto, il 24% in bicicletta o a piedi e circa il 10% utilizza mezzi pubblici, ma oltre la metà degli automobilisti (58%) utilizza l’auto per un massimo di 15 minuti entro il territorio comunale. E secondo i dati Aci sono circa 41mila le macchine presenti.
L’assessore Milena Barzaglia: “Vogliamo far scendere, nel tempo, la mobilità in auto dal 64% al 41%”
«Questi numeri ci hanno portato a una riflessione: fare scendere nel tempo la mobilità in auto al 41% – spiega l’assessore Milena Barzaglia – potenziando offerte di mobilità alternative ai cittadini. Il Pums è un documento programmatico, non porta modifiche nell’immediato ma fissa obiettivi che verranno poi realizzati con altri strumenti più definiti».
Alcuni numeri sono già fissati. Portare la rete di piste ciclabili a 70 km (oggi è di circa 50), estendere la ztl da 0,17 a 0,7 kmq, ampliare le aree pedonali: obiettivi da raggiungere entro il 2030, rivolti in particolare al centro storico.
«Il 20% dei parcheggi del centro saranno tolti – spiega Barzaglia – ma verrà aumentato il loro numero nel perimetro attorno con un saldo zero, inoltre le scelte su cui estendere la ztl saranno definite a seguito di percorsi partecipativi con cittadini e commercianti». Prevista la riqualifica della stazione ferroviaria, con lo spostamento qui della stazione degli autobus, lavori programmati per inizio 2022, così come il rinnovo del trasporto pubblico e ciclabile.
Le critiche dell’opposizione
«Sono diverse le criticità del Pums – afferma il consigliere di Fratelli d’Italia, Stefano Bertozzi -. Se viene fatta una scelta così radicale per quanto riguarda la pedonalizzazione del centro, devono essere già definite delle modalità per renderlo accessibile da tutti, anche da chi legittimamente usa l’auto. Servono perciò parcheggi scambiatori già definiti in punti strategici.
La pedonalizzazione non risolve di per sé i problemi, come spesso si vuol far credere, deve essere accompagnata da altri strumenti. Altrimenti i commercianti, e in generale tutta la vita del centro, sarà in grande difficoltà».
Possibile parcheggio scambiatore individuato dall’Amministrazione potrebbe essere la stazione dei Vigili del Fuoco, prossima al trasferimento.