Niente ricevimento con catering o tavole imbandite, ma una camminata lungo la natura di Castel Raniero con amici e parenti nel rispetto delle norme anti-Covid. E con la consapevolezza che la forza di quel ‘sì’ pronunciato di fronte al Signore non sarà certo meno forte per via di un pranzo di nozze in meno.
Davide Zinzani, 34 anni, e Noemi Dapporto, 25, si apprestano a celebrare il loro matrimonio il prossimo 6 giugno nella chiesa di Cassanigo. Nemmeno il Covid ha fermato l’amore dei due futuri sposi. La coppia aveva scelto questa data da tempo, ma non ha mai pensato da rimandare. «Abbiamo deciso di sposarci nel 2019, fissando all’epoca questa data – raccontano Davide e Noemi -. Avvicinandoci a questo momento, anche alla luce di quanto successo nell’estate 2020, speravamo che nel corso del tempo la pandemia scemasse, ma questo non è successo».
La coppia ha deciso comunque di mantenere la data fissata, reinventando alcuni aspetti del matrimonio, nonostante appena dieci giorni dopo la loro celebrazione entreranno in vigore le nuove norme del Decreto riaperture che daranno più libertà alle coppie. «Per quanto riguarda la cerimonia – spiegano Davide e Noemi – le regole sono quelle delle celebrazioni in vigore da maggio dello scorso anno, senza sostanziali cambiamenti e con norme legate al distanziamento e alle mascherine. Invece per quanto riguarda feste e ricevimenti di matrimonio, sono consentiti solo dal 15 giugno, con il nuovo Decreto riaperture, quindi il 6 non potremo fare alcun tipo di ricevimento».
Il desiderio di sposarsi è stato più forte di quello di rimandare: la coppia si sposerà così a Cassanigo, parrocchia di Noemi. «Certo, nelle ultime settimane le nuove disposizioni in tema di matrimonio ci hanno un po’ scombussolato – commentano i futuri sposi – sono più stringenti rispetto a quelle del periodo estivo dell’anno scorso. Al tempo stesso abbiamo vissuto questo periodo con tanta serenità. La celebrazione eravamo sicuri che non ce l’avrebbe tolta nessuno, e questo ci infondeva tanta tranquillità. È vero, il pranzo con amici e parenti è una tradizione, ma l’essenziale del matrimonio non è quello».
I due sposi hanno organizzato nel pomeriggio una camminata a Castel Raniero, la parrocchia di Davide
Per condividere comunque un momento di gioia con amici e parenti, i due sposi hanno deciso di organizzare nel pomeriggio una camminata a Castel Raniero, parrocchia da cui proviene Davide. «Ci è sembrato bello proporre qualcosa di alternativo, nel rispetto delle norme anti-contagio».
Davide e Noemi, che si sono conosciuti in Azione cattolica, arrivano al matrimonio dopo due anni di cammino assieme ad altre sette coppie nei corsi pre-matrimoniali, accompagnati da una coppia-guida e da un sacerdote. «Ci siamo ritrovati circa una volta al mese, confrontandoci ogni volta su tematiche diverse: la fede, il rapporto con Dio, il dialogo e il litigio, il dolore. Fondamentale è stata la condivisione di gruppo, che ci ha fatto crescere assieme a tante altre coppie. Non eravamo chiusi nella nostra bolla, ma abbiamo avuto modo di ascoltare altre esperienze, condividere bisogni. Entrambi arriviamo da un percorso di fede convinto, di cui il nostro amore è un segno tangibile».
Samuele Marchi