Giovedì 11 febbraio nella chiesa dell’Ospedale degli infermi di Faenza si è svolta la s. Messa presieduta dal vescovo mons. Mario Toso per la Giornata mondiale del malato. “Questa giornata – ha indicato nell’omelia – ci ricorda la visione cristiana della sofferenza e della morte, ci insegna la prossimità a tutti coloro che hanno bisogno di terapie mediche, ma soprattutto di vicinanza fraterna per essere confortati, sorretti in un momento difficile della vita. La persona malata va accompagnata e sostenuta principalmente dal punto di vista spirituale, va illuminata sul senso da dare alla propria condizione di paziente provato dalla fragilità, per non disperare dell’aiuto dei fratelli e del Signore. Dal mistero della morte e risurrezione di Cristo scaturisce quell’amore di dono e di offerta di sé che sorregge anche quando si è crocifissi dal male. Il Signore aiuta a portare la propria croce con amore, a vivere la malattia come momento di partecipazione all’impegno di redenzione di sé stessi e del mondo”.