Questa mattina, un altro episodio di inefficienza ha segnato la quotidianità dei pendolari. Come riporta la pagina facebook “Brisighella notizie”, il passaggio a livello della zona San Ruffillo-San Cristoforo nel Comune di Brisighella è stato chiuso per oltre 20 minuti. Un problema che va ben oltre il disguido isolato, ma che si inserisce in un contesto di inefficienza sistemica che coinvolge l’intera vallata. RFI, la Rete Ferroviaria Italiana, come gestore dell’infrastruttura ferroviaria, ha la responsabilità di garantire un servizio sicuro ed efficiente, ma i disservizi lungo la Faentina continuano a essere una costante. Non si tratta solo di ritardi o disagi occasionali, ma di una vera e propria paralisi che si estende ben oltre i confini della ferrovia, impattando pesantemente anche sulla viabilità locale.
Il passaggio a livello è un nodo cruciale, ma i disagi che genera sono solo la punta dell’iceberg. Ogni giorno, chi vive e lavora nella vallata si trova a fare i conti con la combinazione di malfunzionamenti, ritardi e, non meno importante, la mancanza di soluzioni alternative. La chiusura di un passaggio a livello, seppur temporanea, crea ingorghi che paralizzano il traffico e impongono a chiunque debba spostarsi una quantità di tempo e stress che è diventata insostenibile.
Ma cosa sta facendo Rfi per risolvere questa situazione? Le promesse di miglioramento delle infrastrutture e la modernizzazione della linea ferroviaria, più volte invocate, non si sono mai tradotte in azioni concrete. Ogni giorno che passa senza un intervento concreto è un giorno in più di disagi, una ferita che si allarga e che ha ripercussioni sul benessere economico e sociale di una comunità già messa a dura prova.













