Scene, purtroppo, già viste. Il 14 marzo ha segnato una nuova ondata di piogge torrenziali ha flagellato la Valle del Lamone, causando esondazioni e frane, da Marradi a Brisighella. A meno di due mesi dall’ultima emergenza, il territorio si trova di nuovo in difficoltà, con strade interrotte, abitazioni allagate e decine di sfollati. A Marradi il livello del fiume Lamone ha raggiunto livelli critici già nella mattinata del 14 marzo. Alle 10.15 aveva superato la soglia rossa, per poi toccare un nuovo record di 3,03 metri alle 12.15 (il precedente, di gennaio scorso, era di 2,68). La situazione si è aggravata con il passare delle ore: diverse frane hanno colpito il territorio, tra cui una di particolare entità lungo la 302 del Passo della Colla, nei pressi di Razzuolo.
Scendendo più a valle, Brisighella è stato il comune più colpito dalla piena. L’esondazione ha interessato soprattutto l’area delle Terme e le vie limitrofe, come viale delle Terme e via Canaletta. Anche il centro sportivo è finito di nuovo sott’acqua, come a gennaio scorso. «Sono appena rientrata in casa e ho trovato l’acqua entrata dalle finestre, nonostante le paratie», racconta una residente di via Lamone. La violenza dell’evento ha colpito duramente le abitazioni vicine al fiume e i campi agricoli sia a valle che a monte.
A Brisighella registrate circa 60 persone sfollate

Ritornano quelle scene già viste in Romagna: badili in mano, lungo le strade, per liberare dal fango le proprie abitazioni. Nel comune di Brisighella il bilancio conta alla fine circa 60 persone sfollate, mentre una frana su via Valnera ha reso necessaria l’istituzione del senso unico alternato. Mettere in sicurezza quest’area è la priorità. Al momento sono stati stanziati 850mila euro per due progetti di riqualificazione dell’impianto di via Canaletta, ma risalgono a prima dell’ultimo fine settimana. La senatrice Marta Farolfi ha annunciato che si sta valutando la delocalizzazione delle abitazioni più vicine al corso d’acqua.
Nei giorni successivi all’emergenza, il lavoro di ripristino è proseguito senza sosta. Il dirigente del Brisighella Calcio, Pier Paolo Valmori, ha spiegato che la pulizia del campo sportivo è stata completata, anche grazie all’aiuto di tanti volontari accorsi a dare una mano. I danni sono ingenti, una delle caldaie ha riportato danni. «Se tutto va come previsto, a fine settimana potremo tornare a giocare sul campo principale», ha dichiarato. «Al momento abbiamo spostato tutte le squadre in altri campi per allenarsi. Il campo di allenamento è invece inutilizzabile dallo scorso gennaio per la precedente alluvione, e altro fango si è depositato: l’avevamo appena sistemato».
Intanto, le ruspe sono ancora al lavoro per rimuovere il fango accumulato nei punti critici, mentre si procede alla pulizia della rete fognaria. Tuttavia, resta la preoccupazione per il futuro: gli eventi di gennaio e marzo hanno evidenziato la fragilità del territorio e l’urgenza di interventi strutturali.