La “Zona logistica semplificata Emilia Romagna” è realtà: è stato infatti firmato infatti il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che la istituisce, a seguito dell’istruttoria condotta dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.

La nuova Zls permetterà alle imprese emiliano-romagnole di accedere alle semplificazioni amministrative e alle agevolazioni previste in relazione agli investimenti realizzati sul territorio, nonché al nuovo credito d’imposta.

Il progetto speciale e unitario per la movimentazione delle merci è stato messo a punto dalla Regione, dopo un lavoro di condivisione con i territori e metterà in relazione infrastrutture viarie e ferroviarie e le aree produttive commerciali della regione.

La Zls dell’Emilia-Romagna coinvolge 11 nodi intermodali da Ravenna a Piacenza, 25 aree produttive9 province (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini) e 28 Comuni (Argenta, Bagnacavallo, Bentivoglio, Bondeno, Casalgrande, Cesena, Codigoro, Concordia sulla Secchia, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Guastalla, Imola, Lugo, Mirandola, Misano Adriatico, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Reggiolo, Rimini, Rubiera, San Giorgio di Piano).

Come previsto dalle normative nazionali per l’istituzione delle zone economiche speciali, la Zls avrà un’estensione di circa 4.500 ettari e unirà il porto di Ravenna, il centro del sistema, con i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico-funzionale con il contesto portuale. È inoltre previsto l’istituzione di un Comitato di indirizzo con funzioni di supporto per promozione, investimenti, monitoraggio e collegamento con le strutture regionali.

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