Quattro partite di campionato, altrettante sconfitte. Al ritorno in Eccellenza dopo cinque anni il Faenza calcio certo non poteva immaginare un avvio così traumatico. Anche i bolognesi dell’Osteria Grande sono passati 2-0 allo stadio “Bruno Neri”, diventato terreno di conquista.
Purtroppo ancora una volta i manfredi hanno pagato a carissimo prezzo ingenuità difensive, ma realisticamente la squadra è apparsa in difficoltà nel costruire occasioni da rete ed è stata punita al primo sbaglio in retroguardia.
La cronaca non è ricca di molti episodi perchè le due squadre si sono fronteggiate con equilibrio, attente a non scoprirsi. Osteria Grande nel primo tempo ha cercato di più la conclusione. La prima occasione è una punizione di Carboni con tiro alto sopra la traversa, poi ci prova per due volte Cavini: nella prima gira bene a rete da centro area, ma la sfera finisce a lato di poco, poi è il portiere Ruffilli a opporsi. Dalla parte opposta l’estremo difensore ospite Leoni ferma Cavolini in uscita, poi devia su calcio d’angolo. Naturale finale del primo tempo è lo 0-0.
Nella ripresa, mister Cavina sostituisce per scelta tecnica e forzata Sciaccaluga, Borini e Ndiaye, poi anche Missiroli, ma non cambia il tema del match con gli ospiti dell’allenatore Melotti pronti ad approfittare di errori altrui. Così accade quando Teglia servito quasi a centro area può prendere la mira e staffilare a rete nonostante tre manfredi attorno a lui: è lo 0-1.
I biancoblu bolognesi vanno vicini al raddoppio con Teglia, sfuggito in contropiede ad Albonetti, ma fermato da Ruffilli che però nulla può già nei minuti di recupero. Ancora Teglia recupera palla in contropiede su ingenuità a centrocampo dei manfredi, va sul fondo e crossa a centro area dove irrompe Cavini e raddoppia: 0-2 e il gelo cala sul “Bruno Neri”.
Domenica 6 ottobre per il Faenza trasferta sul difficile campo di Sant’Agostino nel ferrarese e poi tre giorni dopo il recupero del derby a Russi. L’auspicio è che lontano dal proprio campo il Faenza riesca a sbloccarsi.