“Un disastro come la volta scorsa…”. Così Gian Carlo Campoli, presidente del circolo tennis Tre Colli di Brisighella, commenta amaramente la situazione dopo la piena del fiume Lamone che ha nuovamente allagato l’area dei campi sportivi. Erano in corso diversi investimenti, dopo la prima alluvione di maggio 2023, da parte della società, da circa 100mila euro. Tra questi l’arrivo, nella prossima primavera, di un campo da padel. Tutto però ora è tornato sott’acqua, come testimoniano le immagini e c’è molta sfiducia per il futuro.
La nuova emergenza alluvione si fa sentire anche in collina. Brisighella ha 130 sfollati accolti al convento Emiliani di Fognano in seguito agli allagamenti di queste ore. Tante le frane sulle strade comunali che in molti casi sono le stesse di un anno fa, in altri casi frane nuove. Chiusa nuovamente al traffico la sp302 all’altezza di San Cassiano. Qui si è verificata alle Pendici un’ulteriore frana oltre quella già esistente, proprio sopra la galleria della ferrovia.
Strade chiuse, Provinciali e comunali (agg. 19 settembre ore 19.30)
-SP 302 Zona San Cassiano Le Pendici
-SP 23 Monticino presso Viale Pascoli e altri smottamenti
-SP 73 Samoggia
-Via Rio Chié
-Via Berta
-Via Campiume
-Via Ebola
-Via Monte Visano
-Via Monte Colombo
-Via Purocielo
-Via Tura
-Via Molino del Rosso
-Vicolo Casette
-Via Pietramora (civico 22)
-Via Moronico (dopo il ponte)
Il sindaco Pederzoli critico con la struttura commissariale
“Se abbiamo attivato interventi di prevenzione dopo l’alluvione di un anno fa? No, perché dalla gestione commissariale, eccetto un po’ di soldi per le somme urgenze dell’anno scorso, per quanto riguarda i progetti di consolidamento delle frane e delle strade non ci è arrivato nulla”. A dirlo il sindaco di Brisighella, Massimiliano Pederzoli, che si è sfogato oggi con queste parole alla trasmissione ‘Storie italiane’ su Raiuno.
Perderzoli, sempre ai microfoni Rai, ha criticato anche l’eccessiva burocrazia per l’erogazione dei fondi a favore sia dei privati cittadini, sia degli enti locali: “Per fare gli interventi necessari e ricevere i fondi che invece non sono mai arrivati, stavamo ancora aspettando un’ordinanza che avevano promesso di far uscire in aprile”.