Hanno i biglietti, ma non possono salire sull’autobus sostituivo, e così restano a piedi. Nuovi disagi ai cittadini per lo stop, causa allerta meteo, della linea ferroviaria Firenze-Faenza. Purtroppo, come più volte segnalato anche dagli stessi Comuni, il servizio sostitutivo di trasporti non si è rivelato all’altezza. A farne le spese, nella mattinata di martedì 25 giugno, questa volta sono stati 15 bambini e tre educatori di un cre estivo di Brisighella. Fra di loro c’erano anche tre bambini con disabilità. L’episodio è avvenuto attorno alle 9, alla fermata della stazione, dove il gruppo doveva raggiungere Faenza. Qui gli educatori del Cre avevano previste alcune attività, già prenotate e pagate, come lo stellario di Faenza. I biglietti del treno erano stati comprati da settimane e il check-in regolarmente effettuato. “L’autista ha fatto salire prima tutti gli altri utenti senza controllare i biglietti – racconta un’educatrice – , dopodiché erano rimasti solo sei posti liberi, insufficienti visto che il nostro gruppo era composto da 15 bambini e altri tre educatori. L’autista allora ci ha detto che avrebbe fatto mandare un altro pulmino, ma dopo più di un’ora di attesa non si è visto nulla. Per fortuna il Comune di Brisighella si è attivato con un pulmino dedicato”, anche perché, come scritto, il gruppo aveva in carico anche dei bambini con disabilità, e trovare soluzioni alternative era impossibile.
“Aggiungo – prosegue l’educatrice – che il giorno precedente una nostra volontaria che doveva andare a svolgere il proprio servizio al Cre di Fognano, partendo da Faenza, non è salita sul bus sostitutivo perché l’autista le ha detto che non avrebbe fatto fermata a Fognano. Se deve essere un servizio sostitutivo, non dovrebbe garantire lo stesso servizio?”.
Le scuse di Trenitalia
Trenitalia si scusa con i bambini e gli educatori per quanto successo e i disagi provocati: “Stiamo cercando di capire come mai da parte dell’autista sia stata data una garanzia di un ulteriore mezzo quando le nostre sale operative non sono state allertate della situazione. La comunicazione era necessaria, vista anche la tipologia di passeggeri, e avremmo mandato un altro mezzo per garantire l’arrivo dei ragazzi a Faenza – spiegano dall’azienda –. Purtroppo siamo venuti a conoscenza del problema tramite le istituzioni quando era tardi ed era già intervenuto il Comune. È mancata una comunicazione tempestiva del problema e cercheremo di capire come mai sia venuto meno questo passaggio. Rimborseremo i soldi dei biglietti, anche se questo non annulla il disagio patito”.
La nota del Popolo della famiglia: “Bisogna rafforzare i mezzi di trasporto alternativi”
Mirko De Carli, consigliere nazionale de Il Popolo della Famiglia e consigliere comunale a Riolo Terme e Alessandro Vitali, dirigente comunale de Il Popolo della Famiglia a Faenza e segretario regionale del movimento giovanile del Pdf, intervengono nel merito dei continui disagi sulla linea Faenza-Marradi: “Occorre potenziare i servizi bus per sopperire ai continui disagi sulla linea ferroviaria che collega Faenza e Marradi. L’episodio odierno che ha visto 15 bambini dei Cre essere lasciati a piedi per mancanza di posto è vergognoso. Come è vergognoso che ancora ad oggi, nonostante gli appelli dei sindaci dei comuni coinvolti, ancora ci sia tanto da fare per garantire il collegamento ai tanti pendolari che utilizzano la linea ferroviaria. Il sistema così non funziona: non è possibile che i cittadini continuino a pagare un servizio che non può essere definito tale. Ben venga tutelare la sicurezza e l’incolumità della comunità: ora, alla luce di quanto accaduto, è quanto mai necessario rafforzare i mezzi di trasporto alternativi onde arginare simili disagi. Come Popolo della Famiglia riteniamo indispensabile che regione Toscana e regione Emilia Romagna trovino quanto prima una soluzione. Non possono ripetersi disagi come quelli accaduti quest’oggi, soprattutto se a parte le spese sono addirittura i bambini.”