Missione compiuta. Il Faenza di mister Vezzoli con una prova di sostanza e carattere batte la Fratta ribaltando il fattore campo e domenica 12 maggio sfiderà ancora in trasferta il Cattolica nella finale dei playoff del girone.

Ad assistere alla partita oltre 500 persone, assiepate ovunque nel piccolo impianto di Fratta Terme, con la sfida di playoff che si scalda nel finale e termina tra le scintille, dopo il triplice fischio dell’arbitro Maselli.

Il Faenza ha fatto più possesso palla e ha controllato, mentre la Fratta ha prodotto conclusioni più pericolose.

Così è stato nei primi minuti quando i biancoverdi di Malandri si sono resi pericolosi in due circostanze, ma il portiere biancoazzurro Ruffilli è stato attento e reattivo. Prima respingendo un insidioso traversone e successiva ribattuta da due passi di un attaccante avversario. Poi distendendosi e ribattendo con una gran parata la botta dalla distanza di Gallo su calcio di punizione.

A spezzare l’equilibrio è stato il gol di Gjordumi, vero leader e migliore in campo, al 27’, al termine di un’azione articolata e ben sviluppata.

Bagnolini recupera un pallone sull’estremità destra, smista a De Marco che serve centralmente Bertoni, abilissimo a verticalizzare seguendo il movimento nel mezzo dell’area di Gjordumi che fulmina Lombardi con un secco tiro a fil di palo: 0-1.

Pochi minuti dopo un altro episodio determinante per l’esito del match, l’espulsione di Branchetti, autore di un intervento scomposto e pericoloso per fermare la ripartenza di Bertoni.

Rosso inevitabile, tra le mille lamentele dei locali e Fratta in dieci a inseguire il risultato.

La squadra di casa ci ha provato e ha costruito occasioni, spinta dall’orgoglio, mentre il Faenza ha retto, disputando una partita ordinata.

Si è spezzato l’urlo in gola ai tifosi locali quando su preciso cross di Rossini dalla tre quarti verso l’area, Gallo ha staccato e colpito di testa, mandando il pallone sulla traversa, sovrastando però in maniera fallosa Albonetti, secondo l’arbitro.

Nel finale il Faenza è andato vicino al raddoppio con un calcio di punizione forte e teso di Tuzio che ha impegnato Lombardi in una difficile deviazione in angolo.